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Aggiornamenti normativi
Avvalimento certificazione della parità di genere: vale se l’ausiliaria opera...
La ricorrente lamenta che l’avvalimento a fini premiali prodotto dalla controinteressata per quanto concerne la certificazione della parità di genere è stato contrattato con una società che ha esibito un certificato riferito alla gestione ed erogazione di servizi sanitari, assistenziali, educativi ed infermieristici e dunque ad un settore eterogeneo rispetto a quello dell’appalto, il che renderebbe non praticabile il concreto prestito di risorse. [[CASESTUDY]] T.A.R. Piemonte, I, 19 febbraio 2025, n. 359 respinge il motivo. Il Collegio, dopo aver premesso che la ricorrente non ha contestato, in astratto, che la certificazione della parità di genere non fosse suscettibile di avvalimento, ha ritenuto che, “ammesso l’avvalimento anche per il prestito di requisiti qualitativi di carattere organizzativo, e ferma la necessaria individuazione di un oggettivo prestito di risorse, n...
La ricorrente lamenta che l’avvalimento a fini premiali prodotto dalla controinteressata per quanto concerne la certificazione della parità di genere è stato contrattato con una società che ha esibito un certificato riferito alla gestione ed erogazione di servizi sanitari, assistenziali, educativi ed infermieristici e dunque ad un settore eterogeneo rispetto a quello dell’appalto, il che renderebbe non praticabile il concreto prestito di risorse. [[CASESTUDY]] T.A.R. Piemonte, I, 19 febbraio 2025, n. 359 respinge il motivo. Il Collegio, dopo aver premesso che la ricorrente non ha contestato, in astratto, che la certificazione della parità di genere non fosse suscettibile di avvalimento, ha ritenuto che, “ammesso l’avvalimento anche per il prestito di requisiti qualitativi di carattere organizzativo, e ferma la necessaria individuazione di un oggettivo prestito di risorse, n...
“L’Alternatività tra le Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (Pad) e il...
Con il parere n. 3218/2025, l’Ufficio di Supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fornito un chiarimento significativo sulla possibilità per le stazioni appaltanti di utilizzare le proprie Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (Pad) certificate in alternativa al Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa), in relazione agli affidamenti diretti di servizi di importo compreso tra 5.000 e 140.000 euro. Tale pronuncia si inserisce nel quadro normativo delineato dall’art. 62 del D.Lgs. 36/2023, che disciplina gli strumenti di approvvigionamento digitale delle stazioni appaltanti per gli affidamenti sotto soglia, ponendo particolare attenzione ai principi di trasparenza, tracciabilità e parità di trattamento. [[CASESTUDY]] Il Quadro Normativo di Riferimento L’art. 62 del Codice dei Contratti Pubblici stabilisce che le stazioni appaltanti ...
Con il parere n. 3218/2025, l’Ufficio di Supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha fornito un chiarimento significativo sulla possibilità per le stazioni appaltanti di utilizzare le proprie Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (Pad) certificate in alternativa al Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa), in relazione agli affidamenti diretti di servizi di importo compreso tra 5.000 e 140.000 euro. Tale pronuncia si inserisce nel quadro normativo delineato dall’art. 62 del D.Lgs. 36/2023, che disciplina gli strumenti di approvvigionamento digitale delle stazioni appaltanti per gli affidamenti sotto soglia, ponendo particolare attenzione ai principi di trasparenza, tracciabilità e parità di trattamento. [[CASESTUDY]] Il Quadro Normativo di Riferimento L’art. 62 del Codice dei Contratti Pubblici stabilisce che le stazioni appaltanti ...
Nelle procedure per l’affidamento di servizi, il concorrente non può modificare...
Uno dei motivi di ricorso riguarda la violazione degli artt. 6 della legge n. 241/1990 e 101 del d.lgs. n. 36/2023 per non avere la stazione appaltante ritenuto valutabili gli ulteriori servizi indicati nella nota di riscontro alla richiesta di osservazioni sulle autodichiarazioni rese nel DGUE. Il Tar prima ricorda che nell’ambito del settore dell’evidenza pubblica, i principi del favor partecipationis e del risultato non possono mai confliggere con il principio della par condicio fra i concorrenti e successivamente evidenzia come nelle procedure per l’affidamento di servizi, il concorrente non possa modificare l’elenco dei servizi analoghi indicati tramite la procedura del soccorso istruttorio. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Puglia, Bari, Sez. II, 19/02/2025, n. 244 : 2.3.-Infondate infine anche le censure dedotte nel terzo motivo di ricorso, alla luce del princi...
Uno dei motivi di ricorso riguarda la violazione degli artt. 6 della legge n. 241/1990 e 101 del d.lgs. n. 36/2023 per non avere la stazione appaltante ritenuto valutabili gli ulteriori servizi indicati nella nota di riscontro alla richiesta di osservazioni sulle autodichiarazioni rese nel DGUE. Il Tar prima ricorda che nell’ambito del settore dell’evidenza pubblica, i principi del favor partecipationis e del risultato non possono mai confliggere con il principio della par condicio fra i concorrenti e successivamente evidenzia come nelle procedure per l’affidamento di servizi, il concorrente non possa modificare l’elenco dei servizi analoghi indicati tramite la procedura del soccorso istruttorio. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Puglia, Bari, Sez. II, 19/02/2025, n. 244 : 2.3.-Infondate infine anche le censure dedotte nel terzo motivo di ricorso, alla luce del princi...
Concessioni: è applicabile l’istituto della proroga tecnica di cui all’art....
L'art. 120 del Codice dei contratti pubblici, come noto, disciplina al comma 11 l’istituto della c.d. proroga tecnica: In casi eccezionali nei quali risultino oggettivi e insuperabili ritardi nella conclusione della procedura di affidamento del contratto, è consentito, per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura, prorogare il contratto». [[CASESTUDY]] Detta norma, siccome inserita nel libro relativo agli appalti, è applicabile anche alle concessioni? Secondo T.A.R. Emilia Romagna, Parma, 18 febbraio 2025, n. 66 “tale disposizione deve ritenersi applicabile analogicamente alla disciplina delle concessioni, tenuto conto della necessità di garantire, anche per tale tipologia contrattuale, la continuità del servizio (come anche della fornitura o dei lavori), nelle more dello svolgimento della nuova procedura di gara e dell’individuazione del nuovo ope...
L'art. 120 del Codice dei contratti pubblici, come noto, disciplina al comma 11 l’istituto della c.d. proroga tecnica: In casi eccezionali nei quali risultino oggettivi e insuperabili ritardi nella conclusione della procedura di affidamento del contratto, è consentito, per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura, prorogare il contratto». [[CASESTUDY]] Detta norma, siccome inserita nel libro relativo agli appalti, è applicabile anche alle concessioni? Secondo T.A.R. Emilia Romagna, Parma, 18 febbraio 2025, n. 66 “tale disposizione deve ritenersi applicabile analogicamente alla disciplina delle concessioni, tenuto conto della necessità di garantire, anche per tale tipologia contrattuale, la continuità del servizio (come anche della fornitura o dei lavori), nelle more dello svolgimento della nuova procedura di gara e dell’individuazione del nuovo ope...
L’esclusione per mancata iscrizione alla white list è riconducibile fra le cause...
L’esclusione per mancata iscrizione alla white list è ben riconducibile fra le cause stabilite dal codice e, segnatamente, dall’art. 94, comma 2, cui espressamente la legge (i.e., art. 1, comma 52, l. n. 190 del 2012, cit.) la equipara: si è in presenza evidentemente di un meccanismo legale che espressamente equipara la fattispecie a quella codicistica, così ben ricomprendendola fra le cause di esclusione tipiche, ammesse ai sensi dell’art. 10, comma 1, del d.lgs. n. 36/2023 (Cons. Stato, V, n. 9664 del 2024). [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 18/02/2025, n. 1345: 8.7. Osserva il Collegio che i motivi sono comunque infondati anche nel merito, così come le ulteriori censure articolate dall’appellante. L’art. 9 lett. a) del disciplinare prevedeva che i concorrenti dovessero essere in possesso, a pena di esclusione, dei requisiti di ordine...
L’esclusione per mancata iscrizione alla white list è ben riconducibile fra le cause stabilite dal codice e, segnatamente, dall’art. 94, comma 2, cui espressamente la legge (i.e., art. 1, comma 52, l. n. 190 del 2012, cit.) la equipara: si è in presenza evidentemente di un meccanismo legale che espressamente equipara la fattispecie a quella codicistica, così ben ricomprendendola fra le cause di esclusione tipiche, ammesse ai sensi dell’art. 10, comma 1, del d.lgs. n. 36/2023 (Cons. Stato, V, n. 9664 del 2024). [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 18/02/2025, n. 1345: 8.7. Osserva il Collegio che i motivi sono comunque infondati anche nel merito, così come le ulteriori censure articolate dall’appellante. L’art. 9 lett. a) del disciplinare prevedeva che i concorrenti dovessero essere in possesso, a pena di esclusione, dei requisiti di ordine...
Inconferibile l’incarico di Presidente di Agenzia di enti locali al Sindaco di...
Inconferibile l’incarico di Presidente di Agenzia di enti locali al Sindaco di uno dei comuni soci Il Sindaco di uno dei Comuni partecipanti alla compagine sociale non può essere nominato Presidente di un’Agenzia, interamente partecipata da enti locali e qualificata, agli esiti degli approfondimenti condotti da Anac, come ente di diritto privato in controllo pubblico.Lo precisa la recente delibera Anac n. 34 del 5 febbraio 2025, con la quale il Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha accertato l’inconferibilità - ai sensi dell’art. 7, c. 2 lett. d), del d.lgs. n. 39/2013 - dell’incarico di Presidente del Consiglio d’Amministrazione (CdA) dell’Agenzia di un’area importante del Meridione, attribuito al primo cittadino di un Comune che possiede una partecipazione nel capitale sociale della stessa Agenzia - detenuto completamente da enti locali - e che, q...
Inconferibile l’incarico di Presidente di Agenzia di enti locali al Sindaco di uno dei comuni soci Il Sindaco di uno dei Comuni partecipanti alla compagine sociale non può essere nominato Presidente di un’Agenzia, interamente partecipata da enti locali e qualificata, agli esiti degli approfondimenti condotti da Anac, come ente di diritto privato in controllo pubblico.Lo precisa la recente delibera Anac n. 34 del 5 febbraio 2025, con la quale il Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha accertato l’inconferibilità - ai sensi dell’art. 7, c. 2 lett. d), del d.lgs. n. 39/2013 - dell’incarico di Presidente del Consiglio d’Amministrazione (CdA) dell’Agenzia di un’area importante del Meridione, attribuito al primo cittadino di un Comune che possiede una partecipazione nel capitale sociale della stessa Agenzia - detenuto completamente da enti locali - e che, q...
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Il Tar Toscana si esprime sull’applicazione dell’articolo 25 del nuovo Codice, indicando come si tratti di una previsione dal contenuto “aperto” che non reca un qualche esclusivo riferimento all’istituto della proroga del termine (che costituisce solo uno dei modi idonei a determinare il “risultato utile” costituito dall’attribuzione, a tutti gli operatori interessati, della possibilità di partecipare alla procedura in condizioni di parità con gli altri concorrenti). [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Toscana, Sez. IV, 17/02/2025, n. 266: Come esattamente rilevato dalla ricorrente, al centro dell’intera problematica è la previsione di cui all’art 25, 2° comma ult. parte del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (nuovo codice dei contratti pubblici) che reca una previsione dal seguente tenore: “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti assicurano la partecipa...
Il Tar Toscana si esprime sull’applicazione dell’articolo 25 del nuovo Codice, indicando come si tratti di una previsione dal contenuto “aperto” che non reca un qualche esclusivo riferimento all’istituto della proroga del termine (che costituisce solo uno dei modi idonei a determinare il “risultato utile” costituito dall’attribuzione, a tutti gli operatori interessati, della possibilità di partecipare alla procedura in condizioni di parità con gli altri concorrenti). [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Toscana, Sez. IV, 17/02/2025, n. 266: Come esattamente rilevato dalla ricorrente, al centro dell’intera problematica è la previsione di cui all’art 25, 2° comma ult. parte del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (nuovo codice dei contratti pubblici) che reca una previsione dal seguente tenore: “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti assicurano la partecipa...
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Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3218 ha risposto al seguente quesito: Si chiede se l'affidamento diretto di un servizio, di importo compreso tra i 5.000 euro e i 140.000 euro, sia possibile acquisirlo, in alternativa all'uso del MEPA, tramite l'uso della PAD certificata in dotazione alla stazione appaltante, tenendo conto del disposto dell'art.62 del D.Lgs.n.36/2023. In altre parole, si chiede se si possa ritenere l'uso della PAD certificata della stazione appaltante equivalente all'uso del MEPA per un affidamento diretto di un servizio di importo inferiore a 140.000 euro. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La questione riguarda la possibilità di utilizzare la Piattaforma di Approvvigionamento Digitale (PAD) certificata della stazione appaltante in alternativa all...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3218 ha risposto al seguente quesito: Si chiede se l'affidamento diretto di un servizio, di importo compreso tra i 5.000 euro e i 140.000 euro, sia possibile acquisirlo, in alternativa all'uso del MEPA, tramite l'uso della PAD certificata in dotazione alla stazione appaltante, tenendo conto del disposto dell'art.62 del D.Lgs.n.36/2023. In altre parole, si chiede se si possa ritenere l'uso della PAD certificata della stazione appaltante equivalente all'uso del MEPA per un affidamento diretto di un servizio di importo inferiore a 140.000 euro. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La questione riguarda la possibilità di utilizzare la Piattaforma di Approvvigionamento Digitale (PAD) certificata della stazione appaltante in alternativa all...
Modifiche contrattuali e varianti in corso d’opera. Comunicazioni ad Anac solo...
Modifiche contrattuali e varianti in corso d’opera. Comunicazioni ad Anac solo in via telematica Vanno svolte esclusivamente in via telematica le comunicazioni ad Anac relative alle modifiche contrattuali e alle varianti in corso d’opera a cui sono tenute la stazioni appaltanti, come previsto dal Codice dei contratti pubblici (art. 5, cc. 11 e 12, dell’allegato II.14).Lo ribadisce un Comunicato del Presidente dell’Autorità, approvato dal Consiglio il 30 gennaio 2025. In aderenza alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici che ha acquisito piena efficacia con l’inizio dello scorso anno, nell’atto si forniscono precisazioni sulle corrette modalità di inoltro che hanno sostituito l’ormai superato invio delle comunicazioni tramite posta elettronica certificata al protocollo Anac.Le modalità operative per la trasmissione dei dati delle v...
Modifiche contrattuali e varianti in corso d’opera. Comunicazioni ad Anac solo in via telematica Vanno svolte esclusivamente in via telematica le comunicazioni ad Anac relative alle modifiche contrattuali e alle varianti in corso d’opera a cui sono tenute la stazioni appaltanti, come previsto dal Codice dei contratti pubblici (art. 5, cc. 11 e 12, dell’allegato II.14).Lo ribadisce un Comunicato del Presidente dell’Autorità, approvato dal Consiglio il 30 gennaio 2025. In aderenza alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici che ha acquisito piena efficacia con l’inizio dello scorso anno, nell’atto si forniscono precisazioni sulle corrette modalità di inoltro che hanno sostituito l’ormai superato invio delle comunicazioni tramite posta elettronica certificata al protocollo Anac.Le modalità operative per la trasmissione dei dati delle v...
Il provvedimento di esclusione dalla gara è di pertinenza del RUP, e comunque della...
La Commissione di Gara procedeva all’apertura delle offerte economiche e prendeva atto di come il RTI ricorrente non avesse presentato alcuna documentazione relativa all’offerta economica, per cui stabiliva la non ammissione al prosieguo della procedura. Il RTI contesta l’esclusione perché sarebbe stata adottata dalla Commissione di Gara e poi approvata dalla stazione appaltante, peraltro senza alcuna autonoma determinazione, in violazione della pacifica previsione che attribuisce al solo RUP la competenza in punto di ammissioni ed esclusioni da gara. [[CASESTUDY]] Il Tar si sofferma sulla giurisprudenza che stabilisce come il provvedimento di esclusione dalla gara sia di pertinenza del RUP e comunque della stazione appaltante, e non della Commissione Giudicatrice. Senza però esprimersi sulla esclusività delle competenze del RUP, eventualmente anche nel caso non disponga di pote...
La Commissione di Gara procedeva all’apertura delle offerte economiche e prendeva atto di come il RTI ricorrente non avesse presentato alcuna documentazione relativa all’offerta economica, per cui stabiliva la non ammissione al prosieguo della procedura. Il RTI contesta l’esclusione perché sarebbe stata adottata dalla Commissione di Gara e poi approvata dalla stazione appaltante, peraltro senza alcuna autonoma determinazione, in violazione della pacifica previsione che attribuisce al solo RUP la competenza in punto di ammissioni ed esclusioni da gara. [[CASESTUDY]] Il Tar si sofferma sulla giurisprudenza che stabilisce come il provvedimento di esclusione dalla gara sia di pertinenza del RUP e comunque della stazione appaltante, e non della Commissione Giudicatrice. Senza però esprimersi sulla esclusività delle competenze del RUP, eventualmente anche nel caso non disponga di pote...
L’art. 94, comma 3, lett. h), del Codice (amministratore di fatto) è conforme...
Risposta affermativa al quesito arriva da T.A.R. Lazio, III-Q, 13 febbraio 2025, n. 3233 Con riferimento alla presunta illegittimità costituzionale dell’art. 94, comma 3, lett. h), del d.lgs. n. 36 del 2023, laddove demanda alla P.A. la valutazione della sussistenza della figura di un amministratore di fatto, eccepita da parte ricorrente, ritiene il Collegio che non sussistano dubbi di non manifesta infondatezza della stessa. La Stazione appaltante, in sede di verifica dei requisiti di partecipazione alle procedure di gara, è inevitabilmente tenuta ad effettuare valutazioni sia giuridiche che tecniche, che rientrano appieno nelle sue competenze e capacità. Peraltro, nel caso di specie, la fonte della valutazione dell’amministrazione è stata proprio un atto giurisdizionale, che la società ricorrente ha tentato di sconfessare. [[CASESTUDY]] Con riferimento all’istanza di rinvi...
Risposta affermativa al quesito arriva da T.A.R. Lazio, III-Q, 13 febbraio 2025, n. 3233 Con riferimento alla presunta illegittimità costituzionale dell’art. 94, comma 3, lett. h), del d.lgs. n. 36 del 2023, laddove demanda alla P.A. la valutazione della sussistenza della figura di un amministratore di fatto, eccepita da parte ricorrente, ritiene il Collegio che non sussistano dubbi di non manifesta infondatezza della stessa. La Stazione appaltante, in sede di verifica dei requisiti di partecipazione alle procedure di gara, è inevitabilmente tenuta ad effettuare valutazioni sia giuridiche che tecniche, che rientrano appieno nelle sue competenze e capacità. Peraltro, nel caso di specie, la fonte della valutazione dell’amministrazione è stata proprio un atto giurisdizionale, che la società ricorrente ha tentato di sconfessare. [[CASESTUDY]] Con riferimento all’istanza di rinvi...
MIT: Parità di genere per subappaltatore se impresa aggiudicataria non soggetta
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3224 ha risposto al seguente quesito: In un appalto PNRR l'impresa aggiudicataria ha meno di 15 dipendenti quindi non soggetta alla normativa relativa alla parità di genere (salvo nuove assunzioni). L'impresa subappaltatrice invece ha 40 dipendenti, è soggetta alla trasmissione alla stazione appaltante della relazione di genere sulla situazione del personale, la certificazione, ecc.? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'art. 57 del Codice prevede l'impegno di garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate (...) in fase di gara (quale requisito necessario dell'offerta). Pertanto si ritiene che la verifica da parte della stazione appa...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 30 gennaio 2025, n. 3224 ha risposto al seguente quesito: In un appalto PNRR l'impresa aggiudicataria ha meno di 15 dipendenti quindi non soggetta alla normativa relativa alla parità di genere (salvo nuove assunzioni). L'impresa subappaltatrice invece ha 40 dipendenti, è soggetta alla trasmissione alla stazione appaltante della relazione di genere sulla situazione del personale, la certificazione, ecc.? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata L'art. 57 del Codice prevede l'impegno di garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate (...) in fase di gara (quale requisito necessario dell'offerta). Pertanto si ritiene che la verifica da parte della stazione appa...